Il Pacifico é tutta quella parte della Colombia che si affaccia sull’oceano Pacifico, una zona enorme costituita da fiumi, isole, foresta pluviale e un ecosistema ricchissimo di uccelli e pesci, a parte una serie di altri animali che non ho ben capito.
Tutta questa zona é collegata via terra solo da due strade, una al sud che arriva in un posto chiamato Tumaco, tutt’altro che raccomandabile e sotto il controllo dei paramilitari e ELN (guerriglia). L’altra strada, piú a nord, arriva nel principale porto della Colombia, Buenaventura. da qui ci si imbarca in barche e lancie che ti portano in qualsiasi posto del pacifico. Il viaggio per certi posti puó durare abbastanza, per esempio per andare a Guapi, nel sud, in una regione che si chiama Narino, ci si mette 12 ore in barca, di notte, o 4 ore in lancia veloce, che peró costa di piú 110 mila pesos (circa 35 euro). L’alternativa é l’aereo, piccoli velivoli da 12 posti o meno.
Tutta questa zona pacifica e abitata da comunitá afrodiscendenti e indigene. Mentre gli indigeni vivono piú nell’entroterra e montagne, gli afro popolano la costa e i fiumi. Per quanto riguarda gli afro, la schiavitú in Colombia é durata fino al 1852, fino ad allora venivano portati schiavi dall’Africa occidentale, per lavorare in piantagioni e miniere d’oro. I loro attuali discendenti, non sanno da quale paese vengono, peró alcuni hanno cognomi come “Angola”, il che lascia pensare che vengano da li.
Molti di loro scapparono e si rifugiarono in una delle zone meno acccessibili, paludose e malariche del paese, il cosiddetto Pacifico Colombiano. Qui replicarono uno stile di vita africano adattato al nuovo ambiente, animali e piante. Una vita basata sulla pesca, coltivazione di piante come la palma da Chontaduro (che é un frutto arancione che si mangia con sale e miele ed é farinoso e consistente) , cocco, il naidí (un altra palma), il Lulo (una specie di pomodoro che si usa per fare un succo delizioso), bibite e liquori tradizionali come l’arrechon (una sorta di baileys peró con cannella, chiodi di garofano e altre cosette che pare abbia un certo potere afrodisiaco, da cui il nome).
Anche la musica del pacifico é basata sulla cultura afro, qui si suona la marimba (che sarebbe il balafon dell’Africa occidentale), il cununo (un tamburo, tipo congas), la guasá (un pezzo di bambú ripieno di pietrine che suonano, tipo shaker), ecc. Tutta questa musica finisce una volta l’anno nel festival Petronio Alvarez, a Cali, la principale celebrazione della cultura e musica afrocolombiana.
Un gruppo odierno super amato da tutti é ChocquibTown, con le sue canzoni “somos Pacifico” e “de donde vengo yo” che spiegano la situazione.
Perché la situazione recentemente é cambiata parecchio. Dacché questa zona inospitale era rimasta dimenticata dal mondo, negli ultimi 30 anni sono arrivati narcotrafficanti, multinazionali, grandi minerie, la guerriglia, paramilitari, violenza e morte. La gente ha inizato a scappare verso posti piú sicuri, generalmente centri urbani, come Buenaventura e Cali, dove peró vanno a vivere in situazioni di violenza, miseria urbana e razzismo, perdendo il contatto con la comunitá e le tradizioni.